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E N G

Antonello da Messina, San Cassiano Altarpiece, 1475–76, oil on panel, 55.9 cm × 35 cm, Kunsthistoriches Museum, Vienna

Left side: Saint Nicholas and Saint Maddalena, 56 x 35 cm
Center: Madonna, 115 x 65 cm
Right side: Saint Ursula and Saint Dominique, 56,8 x 35,6 cm

Travel guide for Tuscany
       
   

Antonello da Messina | La Pala di San Cassiano


   
   
La Pala di San Cassiano è un dipinto olio su tavola (115x65 cm pannello centrale, 55,9x35 pannello sinistro e 56,8x35,6 pannello destro) di Antonello da Messina, datata 1475-1476 e conservata nel Kunsthistorisches Museum di Vienna. La pala, sebbene gravemente mutilata, fu un vero e proprio spartiacque nella pittura veneta del Quattrocento tra vecchio e nuovo, introducendo alcune caratteristiche che divennero costanti nella produzione successiva.

Storia

Il nome della pala deriva dalla chiesa veneziana di San Cassiano a cui era originariamente destinata. Venne commissionata da Pietro Bon ed ebbe un dirompente successo tra i colleghi veneti, sia per l'uso, fino ad allora piuttosto desueto, dei colori ad olio, sia per l'innovativa composizione.


Descrizione e stile


   
   

Della grande pala d'altare, una sacra conversazione, restano oggi solo la Vergine sul trono rialzato e quattro santi a mezzo busto: san Nicola di Bari, santa Maria Maddalena, sant' Orsola e san Domenico. In origine ve ne erano quattro per parte, tra cui san Giorgio e san Sebastiano.
Derivata pare da un'altra pala d'altare di Giovanni Bellini nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo (perduta ma nota da copie grafiche), l'opera era caratterizzata però da un maggior respiro compositivo, calibrato con grande cura, con i santi meno serrati e disposti a semicerchio attorno all'alto seggio della Vergine, inserito a sua volta in una sobria ambientazione architettonica. Si creava così un andamento di tipo piramidale in cui le figure appaiono perfettamente a loro agio con grande naturalezza. La novità più stupefacente era data però dagli effetti atmosferici creati dalla luce, che unificano l'opera con toni caldi e rendono più naturale la rappresentazione: il lume dorato inonda le figure, restituendo con scioltezza i vari dettagli e i rapporti spaziali tra le figure.
Accanto a una sintesi geometrica di alcuni brani, come il corpo della Vergine, si incontrano virtuosismi prospettici, come il volto della Vergine e il libro con tre palle d'oro retto da san Nicola (allusione all'episodio in cui le regalò a tre fanciulle povere perché avessero la dote per sposarsi), e si sposano inoltre con sottigliezze ottiche della pittura fiamminga.

 

 
Pala di San Cassiano-Messina reconstruction

Reconstruction of altarpiece with existing fragments and existing copies of lost fragments
 
   

[1] The main exhibit among works from the late fifteenth century is the monumental fragment of what is known as the Pala di San Cassiano by Antonello da Messina, who originated from Sicily. Even in its fragmentary state the first manifestation of this type of altar and the importance of the Pala which attracted a school of followers can still be appreciated, and Antonello's interest in the material appearance of the surface resulting from his contact with Early Flemish painting in association with a downright cubic corporeality can be admired.[Kunsthistorisches Museum, Vienna: The Paintings, Volume 2]

Bibliografia

Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, volume 2, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7212-0




Art in Tuscany | Giorgio Vasari's Lives of the Artists | Antonello da Messina

Antonello da Messina | www.mostraantonellodamessina.it/en| Download the Exhibition Guide in English [PDF - 1.4Mb]




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