Piero della Francesca

Giorgio Vasari | Le vite | Piero della Francesca


Opere in ordine cronologico


Polittico della Misericordia

Battesimo di Cristo

San Girolamo penitente


San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi,


Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a san Sigismondo

Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta,

Storie della Vera Croce
       Morte di Adamo
       Adorazione del sacro legno e incontro di Salomone con        la Regina di Saba
       Sollevamento del legno della Croce
       Annunciazione
       Vittoria di Costantino su Massenzio
       Tortura dell'ebreo
       Ritrovamento e verifica della vera Croce
       Battaglia di Eraclio e Cosroè
       Profeta Geremia
       Angelo

Maria Maddalena

Polittico di Sant'Agostino


San Giuliano

Madonna del parto

Resurrezione

San Ludovico di Tolosa

Polittico di Sant'Antonio

Doppio ritratto dei Duchi di Urbino, sul verso Trionfo di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza

Pala di Brera

Flagellazione di Cristo

Ercole

Madonna di Senigallia

Natività

Madonna col Bambino e quattro angeli






 





 
Arte in Toscana
             
 
Piero della Francesca, San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi, 1440-1450, tempera e resina su tavola, Gallerie dell'Accademia, Venezia
 
       
   

Piero della Francesca | San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi (1440-1450)


   
   
San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi è un'opera, tempera e resina su tavola (49x42 cm), di Piero della Francesca, databile al 1440-1450 circa e conservata nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia. La tavola è firmata in basso a sinistra, sul ceppo che regge il crocifisso PETRI DE BÛ[R]GO S[AN]?[T]I SEPULCRI OPUS.


Storia


La tavola, nata probabilmente per la devozione privata, viene in genere datata vicino all'analogo San Girolamo penitente, che è del 1450.

Piero della Francesca, San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi (dettaglio), 1440-1450, tempera e resina su tavola, Gallerie dell'Accademia, Venezia



Descrizione e stile


   
Il dipinto mostra san Girolamo nel deserto, con la veste da eremita, mentre attende allo studio di un testo sacro. L'iconografia fonde le due rappresentazioni tradizionali di san Girolamo, quella del penitente nel deserto, vestito di stracci, e quella del "san Girolamo nello studio", diffusa soprattutto nella pittura nordica, al quale Piero allude con i libri, che ricordano la sua attività erudita di traduttore della Bibbia dall'ebraico e dal greco in latino (la Vulgata). La prima versione era legata soprattutto alla devozione popolare come modello di rinuncia ai beni terreni, mentre nella seconda veste Girolamo era il prototipo del dotto umanista.

Accanto al santo è inginocchiato il donatore, Girolamo Amadi, identificato dall'iscrizione sotto di lui (HIER. AMADI AUG. F.). L'incontro è incorniciato dalle linee verticali dell'albero sulla destra e del Crocifisso sul ceppo a sinistra. La croce è collocata obliquamente e più che a un esercizio prospettico si deve pensare a un tentativo di sottolineare la correlazione tra la croce e il santo.

Girolamo Amadi, vestito di una ricca veste rossa e di dimensioni uguali al santo (non sono più applicate le proporzioni gerarchiche tra personalità terrene e divinità) sembra fare realmente visita all'eremo di Girolamo, il quale lo ricambia con uno sguardo che sembra palesare un disturbo dovuto all'interruzione dei suoi studi. Una brano di straordinaria qualità pittorica sono le mani del santo, ritratte con estrema precisione di forme e chiaroscuro, mentre sfogliano una pagina del libro che Girolamo tiene tra le ginocchia.


Piero della Francesca, San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi, 1440-1450, tempera e resina su tavola, Gallerie dell'Accademia, Venezia


Una certa differenziazione di sfere tra i due personaggi si può apprendere dallo sfondo: il donatore è coperto dalla chioma scura dell'albero, mentre Girolamo ha come sfondo il cielo luminoso, simbolo dell'ispirazione divina. La cittadina dipinta nel paesaggio, ai piedi delle colline, potrebbe essere Borgo San Sepolcro, e il castello sulla destra sarebbe quindi la Rocca Malatestiana. La conformazione così realistica dello spazio deriva dagli studi di Masaccio (si pensi alle colline del Tributo, così lontane dalla tradizione delle rocce scheggiate gotico-bizantina), ma anche dai primi influssi della pittura fiamminga, soprattutto nel cielo che sfuma più chiaro verso l'orizzonte e, in un'altra parte del dipinto, nella cura realistica nei minimi dettagli e nei riflessi luminosi dei libri e delle loro copertine borchiate.

II dipinto San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi è a Venezia almeno dagli inizi dell'Ottocento, facendo parte de Collezione Renier.
Poiché il cognome Amadi appartiene ad una famiglia veneziana vissuta tra il Quattrocento ed il Cinquecento, il Longhi pensò che intorno al 1450, in occasione dei suoi viaggi tra Rimini e Ferrara, Piero sia stato anche a Venezia e qui abbia avuto la commissione di questo dipinto. Ma la cosa è molto dubbia, poiché è possibile invece che l'iscrizione sia stata apposta quando la tavola entrò in possesso della famiglia Amadi.
D'altra parte una committenza veneziana mal si concilierebbe da una parte con la veduta di Sansepolcro che domina l'orizzonte, dall'altra con il personaggio del devoto-committente in ginocchio che da molti, è stato identificato con la figura dell'orante sotto il manto della Madonna della Misericordia di Sansepolcro.
Questo devote in abito rosso, di dimensioni quasi superiori a quelle del San Gerolamo a cui sta di fronte in ginocchio, è quanto di più legato ai modelli fiamminghi che Piero abbia mai dipinto.
 

Piero della Francesca, San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi, 1440-1450, tempera e resina su tavola, Gallerie dell'Accademia, Venezia

Piero della Francesca, San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi (dettaglio), 1440-1450, tempera e resina su tavola, Gallerie dell'Accademia, Venezia


   
   
Esiste un'altra tavola di dimensioni simili su san Girolamo, il San Girolamo penitente, (1450), conservata alle Gemäldegalerie, Berlino e databile nello stesso periodo (1440-1450 circa).
In entrambe si registra un interesse per il paesaggio e per la fine resa dei dettagli, nelle variazioni di materiale e di "lustro" (cioè di riflessi di luce), che possono essere spiegati solo attraverso una conoscenza diretta della pittura fiamminga.

Anche nella tavola di Venezia che rappresenta un San Gerolamo con un devoto figura un'iscrizione: "PETRI D[E] BURGO [SAN SEPOLCRO] OPUS MCCCCL. L'autografia del dipinto è stata riconosciuta comunque solo nel 1968, in seguito a un restauro che eliminò una vecchia ridipintura, che stravolgeva l'opera pierfrancescana. Tra gli anni quaranta e cinquanta Pietro aveva intrapreso numerosi viaggi (Urbino, Ferrara e forse Bologna) e può darsi che la tavola sia stata dipinta durante uno di questi soggiorni, commissionata per la devozione privata.

Gli alberi si riflettono nell'acqua limpidissima di un rivo, che attraversa la scena percorrendo con Ie sue curve il prato di un verde smeraldo, di cui si coglie la freschezza anche se il colore è fortemente abraso. Domina la scena un grande albero che è in tutto simile a quello del Battesimo ed a quelli che Piero renderà quasi protagonisti, alla pari coi personaggi umani, sulle pareti di San Francesco ad Arezzo. Gli alberi più piccoli, in lontananza, hanno una precisa funzione prospettica.
Accanto a San Gerolamo vi è il piccolo leone ridotto ad una massa marrone priva di
modellato: se ne leggono solo i contorni e la coda sottile.

I Capolavori dell'Arte in Toscana | Piero della Francesca | San Girolamo penitente, (1450)

 
Piero della Francesca, San Girolamo penitente, 1450, tempera su tavola, Gemäldegalerie, Berlino


Piero della Francesca, San Girolamo penitente (dettaglio), 1450, tempera su tavola, Gemäldegalerie, Berlino


     
 
   

Piero della Francesca | Opere


Lista di opere (dipinti su tavola e affreschi) in ordine cronologico
.


* Madonna col Bambino, 1440 circa, tempera su tavola, 53x41 cm, collezione privata, Italia
* Polittico della Misericordia, 1444-1465, tecnica mista su tavola, 273x330 cm, Museo Civico, Sansepolcro
* Battesimo di Cristo, 1440-1460 (datazione incerta), tempera su tavola, 167x116 cm, National Gallery, Londra
* San Girolamo penitente, 1450, tempera su tavola, 51x38 cm, Gemäldegalerie, Berlino
* San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi, 1450 circa, tempera su tavola, 49x42 cm, Gallerie dell'Accademia, Venezia
* Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a san Sigismondo, 1451, affresco, 257x345 cm, Tempio Malatestiano, Rimini
* Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta, 1451-1460, tecnica mista su tavola, 44,5x34,5 cm, Louvre, Parigi
* Storie della Vera Croce, 1452-1466, affreschi, Basilica di San Francesco, Arezzo
       Morte di Adamo, 390x747 cm
       Adorazione del sacro legno e incontro di Salomone con la Regina di Saba, 336x747 cm
       Sollevamento del legno della Croce (esecuzione di Giovanni da Piamonte), 356x190 cm
       Annunciazione, 329x193 cm
       Vittoria di Costantino su Massenzio, 322x764 cm
       Tortura dell'ebreo (con Giovanni da Piamonte), 356x193 cm
       Ritrovamento e verifica della vera Croce, 356x747 cm
       Battaglia di Eraclio e Cosroè, 329x747 cm
       Eraclio riporta la Vera Croce a Gerusalemme, 390x747 cm
       Profeta Ezechiele (esecuzione di Giovanni da Piamonte), base 193 cm
       Profeta Geremia, 245x165 cm
       Angelo, frammento, base 70 cm
       Cupido, base 70 cm
* Polittico di Sant'Agostino, 1454-1469, tecnica mista su tavola, smembrato e parzialmente disperso
       Sant'Agostino, 133x60 cm, Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona
       San Michele Arcangelo, 133x59,5 cm, National Gallery, Londra
       San Giovanni Evangelista, 131,5x57,8 cm, Frick Collection, New York
       San Nicola da Tolentino, 136x59 cm, Museo Poldi Pezzoli, Milano
       Santa Monica, 39x28 cm, Frick Collection, New York
       Santo agostiniano, 39x28 cm, Frick Collection, New York
       Sant'Apollonia, 39x28 cm, National Gallery of Art, Washington
       Crocifissione, 37,50x41 cm, Frick Collection, New York
* San Giuliano, 1454-1458, affresco frammentario staccato, 130x80 cm, Museo Civico, Sansepolcro
* Maria Maddalena, 1460-1466, affresco, 190x105 cm, Duomo, Arezzo
* Madonna del parto, 1455-1465, affresco staccato, 260x203 cm, Museo della Madonna del Parto, Monterchi
* Resurrezione, 1450-1463, affresco, 225x200 cm, Museo Civico, Sansepolcro
* San Ludovico di Tolosa, 1460, affresco frammentario staccato, 123x90 cm, Museo Civico, Sansepolcro
* Polittico di Sant'Antonio, 1460-1470, tecnica mista su tavola, 338x230 cm, Galleria nazionale dell'Umbria, Perugia
* Doppio ritratto dei Duchi di Urbino, sul verso Trionfo di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza, 1465-1472 circa, olio su tavola, 47x33 cm ciascun pannello, Uffizi, Firenze
* Pala di Brera, 1469-1474, tecnica mista su tavola, 248x170 cm, Pinacoteca di Brera, Milano
* Flagellazione di Cristo, 1470 circa, tecnica mista su tavola, 58,4x81,5 cm, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino
* Ercole, 1470 circa, affresco staccato, 151x126 cm, Isabella Stewart-Gardner Museum, Boston
* Madonna di Senigallia, 1470-1485, olio su carta riportata su tavola, 61x53,5 cm, Galleria nazionale delle Marche, Urbino
* Natività, 1470-1485, olio su tavola, 124x123 cm, National Gallery, Londra
* Madonna col Bambino e quattro angeli, 1475-1482, tecnica mista su tavola, 107,8x78,4 cm, Clark Art Institute, Williamstown (Massachusetts)


Giorgio Vasari | Le vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri | Piero della Francesca
Art in Tuscany | Giorgio Vasari's Lives of the Artists | Piero della Francesca

Birgit Laskowski, Piero della Francesca, collana Maestri dell'arte italiana, Gribaudo, Milano 2007. ISBN 978-3-8331-3757-0

Attilio Brilli, Borgo San Sepolcro. Viaggio nella città di Piero, Città di Castello, Tibergraph Editrice, 1988.

Luca Madrignani (21-10-2007). Insurrezione e lotta armata a Sansepolcro. Patria Indipendente: pp. 25-27

Anna Maria Maetzke, Piero della Francesca, (fotografie di Alessandro Benci), Silvana Editoriale, Milano, 1998.


Situata nelle colline maremmane, a meta' strada fra mare e montagna, la Casa Vacanze Podere Santa Pia offre ospitalità nella sua struttura accogliente. La posizione è ideale per una vacanza di riposo e per chi vuole conoscere le città d'arte.

 



Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia

 

     

Podere Santa Pia
 
Podere Santa Pia, giardino
 
Sansepolcro
         


Santa Trinita a Firenze
Piazza della Santissima Annunziata
a Firenze
Loggia del Bigallo, Firenze
         

Gallerie dell'Accademia, Venezia

Il complesso monumentale delle Gallerie dell'Accademia occupa oggi la prestigiosa sede della Scuola Grande di Santa Maria della Carità, una delle più antiche confraternite laiche della città. Ne fanno parte integrante anche l'omonima chiesa di Santa Maria e il monastero dei Canonici Lateranensi, realizzato da Andrea Palladio.

Il museo ospita la più ricca collezione di dipinti veneziani e veneti, dal Trecento bizantino e gotico agli artisti del Rinascimento, Bellini, Carpaccio, Giorgione, Veronese, Tintoretto e Tiziano per arrivare a Giambattista Tiepolo e ai vedutisti settecenteschi, Canaletto, Guardi, Bellotto, Longhi. Artisti che influenzarono tutta la storia della pittura europea.
The Accademia Galleries are located in Campo della Carità in the Sestriere of Dorsoduro (street number 1050) in Venice, very close to the Accademia Bridge.
www.gallerieaccademia.org



The façade and the bell tower of
San Marco a Firenze
Piazza della Santissima Annunziata
a Firenze
Firenze, Duomo
         
Questo articolo è basato sull'articolo San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Piero della Francesca.