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Andrea del Sarto - Madonna delle Arpie - Google Art Project

Andrea del Sarto, Madonna delle Arpie, 1517, oil on wood, 208 x 178 cm
Galleria degli Uffizi, Firenze[1]
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Firenze | Galleria degli Uffizi | Andrea del Sarto, Madonna delle Arpie, 1517, oil on wood, Galleria degli Uffizi, Firenze


   
   

Galleria degli Uffiz | Sale 57 e 58 di Andrea del Sarto

Le nuove Sale Rosse nella Galleria degli Uffizi sono dominate dalla presenza di due grandi artisti, figure di spicco del primo Cinquecento: il fiorentino Andrea del Sarto e l’urbinate Raffaello.

Nella sala 58 è esposta l’opera più famosa di Andrea del Sarto, la Madonna delle Arpie (1517), basata su alcuni versi del Libro dell’Apocalisse. In questo dipinto emergono le varie influenze dell’artista: il classicismo della tradizione fiorentina ma anche le conquiste di Leonardo, Michelangelo e Raffaello.
Andrea del Sarto è quindi un artista importante per comprendere il passaggio dal tardo Rinascimento al Manierismo a Firenze, sebbene la sua fama sia stata eclissata da altri grandi nomi della storia dell’arte.[7]

La Madonna delle Arpie è un dipinto a tempera su tavola (207x178 cm) di Andrea del Sarto, firmato e datato 1517, e conservato negli Uffizi di Firenze.

Storia

Il 14 maggio 1515 le monache di San Francesco de' Macci a Firenze stipularono il contratto di allogazione con Andrea del Sarto per la pala d'altare della loro piccola chiesa, che avrebbe dovuto rappresentare una Madonna con Bambino incoronata da due angeli con ai lati san Giovanni evangelista e san Bonaventura. Il programma iconografico venne mutato forse per l'interessamento fra' Antonio di Ludovico Sassolini, importante esponente del vicino convento di Santa Croce, sostituendo Francesco d'Assisi a Bonaventura e facendo mettere i putti a reggere le gambe di Maria sul piedistallo.
Nel 1703 si interessò dell'opera il gran principe Ferdinando de' Medici, appassionato collezionista d'arte. Egli scrisse di essersi "invaghito" della pala, bisognosa di "una cordiale premura della buona conservazione di sì bell'opera", che aveva iniziato a rovinarsi nella chiesa ormai "bisognosa di risarcimento". Si offrì allora di restaurare la chiesa in cambio della pala, che venne così trasportata a palazzo Pitti. In cambio le monache ottennero una ristrutturazione da parte dell'architetto granducale, Giovan Battista Foggini, con una ridecorazione da parte del pittore Pier Dandini, oltre che una copia del dipinto.
La Madonna delle Arpie fu a lungo ammirata, venendo trasferita nel 1795 agli Uffizi.
Ne esistono numerosi disegni preparatori, alla Kunstakademie di Düsseldorf (K.P. 16r e v), al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe di Firenze (nn. 628, 333F) e al Cabinet des Dessins di Parigi (nn. 1679, 1732, 5946).

Descrizione

Il titolo tradizionale della pala risale a Vasari, che lesse le figure scolpite sugli spigoli del piedistallo come arpie. Qui si legge l'iscrizione "AND.[rea del] SAR.[to] FLOR.[entinus] FAC.[iebat] / AD SUMMA REGINA TRONA DEFERTUR IN ALTUM M.D.XVII.". In una nicchia architettonica appena accennata, calata in una calda penombra, Maria si leva su un piedistallo, col Bambino in braccio e reggente un libro appoggiato alla coscia. Due putti la sostengono in basso. Ai lati si trovano i santi Francesco, col crocifisso, e Giovanni evangelista, che con un gesto enfatico di michelangiolesca memoria tiene aperto un libro e con una mano nascosta sembra indicarne un punto. I due santi guardano verso lo spettatore, mentre Maria e Gesù hanno lo sguardo diretto in basso.
Antonio Natali propose un'interpretazione della pala legata al capitolo IX dell'Apocalisse di Giovanni, a cui alluderebbe il libro tenuto aperto. Le figure del basamento non sarebbero arpie, né tantomeno le sfingi lette da altri studiosi (Monti, Shearman), ma le "locuste" citate nel testo, portatrici di calamità e distruzione. Ciò appare confermato anche da fumo che si leva dal piedistallo, già notato da Vasari e tornato in evidenza con l'ultimo restauro, che sarebbe quello salente dal "pozzo dell'Abisso", a oscurare il sole e l'atmosfera.
San Francesco quindi, oltre che titolare della chiesa, potrebbe rappresentare l'esempio per coloro che eviteranno tali tormenti, poiché segnati dal sigillo cristiano. Maria sarebbe quindi rappresentata nel momento in cui sottomette Satana, chiudendone simbolicamente il pozzo.

Stile

Le figure sono disposte secondo una schema piramidale, col vertice nella testa di Maria, derivato dall'esempio dei grandi maestri attivi a Firenze quali Leonardo e Raffaello. Lo schema simmetrico, leggermente ruotante attorno all'asse della Vergine per il contrapposto nelle pose dei santi e dei putti (uno rivolto indietro, uno in avanti), risulta estremamente armonico, con una piena padronanza del disegno, che valse all'artista l'appellativo di "pittore senza errori". La monumentalità delle figure riecheggia il titanismo di Michelangelo, addolcito però dal morbido sfumato alla Leonardo e dai colori brillanti, con delicate scelte cromatiche esaltate dai riflessi luminosi. La sua eccellente capacità disegnativa gli permise quindi di conciliare spunti apparentemente distanti, all'insegna di un'esecuzione impeccabile e allo stesso tempo molto libera e sciolta nel modellato[5]. Le pose sono eloquenti, elegantemente ricercate, ma prive delle forzature anatomiche dei manieristi, rendendo il lavoro collocabile in posizione intermedia, tra il tramonto degli equilibri del Rinascimento umanistico e le tensioni della Maniera.
«Il colore è come portato dalla luce, aderisce appena ai corpi. Traspare infatti il grigio della pietra e su questa tonalità di fondo si stendono velature diafane, che accompagnano la variazione chiaroscurale con un lieve mutare della tinta, come per una diversa rifrazione della luce» (Argan).

[1]

Bibliografìa

  • Gloria Fossi, Uffizi, Giunti, Firenze 2004. ISBN 88-09-03675-1
  • AA.VV., Galleria degli Uffizi, collana I Grandi Musei del Mondo, Roma 2003.
  • Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, volume 2, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7212-0

 

 

 

Andrea del Sarto - Madonna of the Harpies (detail) - WGA00371.jpg

Andrea del Sarto, Madonna delle Arpie (dettaglio), 1517, Galleria degli Uffizi, Firenze[3]

   
   

Andrea del Sarto in the Galleria degli Uffizi

 

   

Nove sale "rosse", allestite nel giugno 2012, con opere del manierismo fiorentino, in particolare curandone i rapporti con l'antico. La sala 56 ospita infatti il meglio della scultura ellenistica della galleria, tra cui un Niobide, il Torso Gaddi e una Venere accovacciata. Il rapporto con la statuaria è meglio chiarito dalla sala successiva, in cui tre rari monocromi di Andrea del Sarto, eseguiti per il carnevale del 1513, sono messi in relazione con il fronte di sarcofago con raffigurazione di tiaso marino (190 circa). Seguono le sale di Andrea del Sarto (58) con la celebre Madonna delle Arpie e degli artisti della sua cerchia (59), quelle di Rosso Fiorentino (60), di Pontormo (61), e due sale dedicate al Bronzino (64 e 65), legate rispettivamente alla produzione sacra e al rapporto con i Medici, con i famosi ritratti di famiglia tra cui quello di Eleonora di Toledo col figlio Giovanni. Chiude la serie una sala dedicata a Raffaello (66).Sale 57 e 58 di Andrea del Sarto.[6]

 



The red rooms dedicated to the Cinquecento

ORARI Uffizi

Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50
Chiusura: tutti i lunedì, Capodanno, 1° maggio, Natale.

La biglietteria chiude alle 18.05
Le operazioni di chiusura iniziano alle 18.35



56 Hellenistic marbles
57 Andrea del Sarto & Ancients
58 Andrea del Sarto
59 Friends of Andrea
60 Rosso Fiorentino
61 Pontormo
64 Bronzino
65 Bronzino & the Medici
66 Raphael

 

Andrea del Sarto 033.jpg

Andrea del Sarto, Madonna delle Arpie (dettaglio), 1517, Galleria degli Uffizi, Firenze [4]

 

 
   
         
         
Opere della Galleria degli Uffizi

   
 


[1] Fonte/Fotografo: qgHex-koQ4IzRw at Google Cultural Institute, zoom level maximum. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons.
[2] Source: Andrea del Sarto, Madonna delle Arpie (Madonna of the Harpies) | WGA
[3] "Andrea del Sarto - Madonna of the Harpies (detail) - WGA00371" by Andrea del Sarto - Web Gallery of Art:   Image  Info about artwork. Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons.
[4] This file has been extracted from another file: Andrea del Sarto - Madonna delle Arpie - Google Art Project.jpg. . Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons.
[5] De Vecchi-Cerchiari, cit., p. 239.
[6] Fonte: www.itermentis.it
[7] Font: www.uffizi.org/it/sale/sale-57-e-58

 


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Questo articolo è basato sull'articolo Madonna delle Arpie dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.
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